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Il progetto di Chaco |
I bahá'í, in Bolivia,
promuovono o sostengono numerosi progetti originali fra cui il Centro di Studi Ambientali
Dorothy Baker, che ha aiutato Primo Pacsi a fondare un asilo nel suo remoto villaggio
sull'altopiano. In una regione chiamata il
Chaco, nelle pianure del Sud Est della Bolivia, i bahá'í collaborano ad un progetto di
avanzamento e potenziamento di una povera popolazione rurale lungamente dimenticata, con
un programma integrato di addestramento tecnico, organizzazione comunitaria e infusione di
ideali spirituali.
Conosciuto semplicemente come il Progetto Chaco, attinge ai principi
bahá'í per promuovere un processo di autosviluppo. Sebbene la maggior parte
dell'addestramento sia di carattere tecnico - come ad esempio, la coltivazione di agrumeti
resistenti ai parassiti, la coltivazione di granturco ad alto valore proteico o la
vaccinazione del bestiame - viene profuso un particolare impegno per fornire alla
comunità addestramenti supplementari sull'organizzazione comunitaria e sulle tecniche
decisionali di base, come la consultazione.
L'obbiettivo è creare un livello di autosufficienza, tramite una
coscienza comunitaria che riduca la dipendenza da aiuti e consigli esterni.
"Per certo, ogni uomo sagace, quando cammina sulla terra,
si sente umile, essendo pienamente consapevole che la sorgente della sua prosperità,
ricchezza, forza, esaltazione, progresso e potere è, come da Lui ordinato, quella stessa
terra che i piedi di tutti gli uomini calpestano." --Bahá'u'lláh |
Una componente essenziale di questo sistema è l'introduzione di
principi morali nei programmi di addestramento offerti dal programma. "Se qualcuno è
disonesto, insegnarli a tenere i libri contabili lo aiuterà unicamente a praticare più
efficacemente la propria disonestà", dichiara Garth Pollack che ha diretto il
progetto dal 1988 al 1990. "Così, nei nostri corsi, parliamo di onestà, di servizio
e di unità della comunità."
Una meta particolare del progetto è la promozione di un nuovo
ideale di leadership, ideale ampiamente basato sulla concetti bahá'í. "Ci basiamo
sulla nozione che siamo tutti parte di una sola famiglia umana", dice Ken Roedell,
direttore del progetto. "Cerchiamo di stimolare i locali a servire le proprie
comunità. Questa è la nostra definizione di leader di comunità: qualcuno che serve, non
uno che è servito."
Una rete sanitaria a livello di villaggio in Africa
I bahá'í hanno realizzato in Chad una rete sanitaria di base che si estende
fino ad alcuni dei villaggi più isolati del paese. La rete, con base a Sarh, è composta
da indigeni di villaggi che hanno ricevuto una istruzione sanitaria di base: come fare
iniezioni, elementi di pronto soccorso, come combattere la dissenterie infantile e cosa
fare nel caso di febbri malariche.
Il progetto si fonda sul relativamente ampio numero di bahá'í
dell'area che, lavorando tramite le loro Assemblee Spirituali Locali, costituiscono la
rete di comunicazione e profondono l'impegno necessario al funzionamento del progetto. Gli
operatori sanitari bahá'í dei villaggi sono volontari selezionati dalle loro comunità
locali e il corso che è impartito oltre a norme sanitarie di base enfatizza il servizio
all'umanità come forma di culto.
"Giudica rettamente, ti scongiuro in nome di Dio.. Se Mi
rinneghi con quale prova puoi rivendicare la verità di ciò che
possiedi?"--Bahá'u'lláh |
La consultazione con l'Assemblea Spirituale Locale tende a
rafforzare il desiderio di servire dei volontari e stimola la comunità a migliorare le
condizioni sanitarie. Il risultato di questa originale combinazione di elementi è che il
tasso di abbandono fra gli addetti sanitari nelle comunità bahá'í del Chad e di altri
paesi africani è più basso rispetto a quello di altri programmi sanitari di comunità.
"In alcuni paesi africani il tasso di abbandono dei programmi
governativi è ovunque fra il 40 e il 70 per cento", spiega la dottoressa Ethel
Martens, una bahá'í canadese specializzata in assistenza sanitaria, che ha lavorato con
alcune comunità bahá'í locali e nazionali in Africa e in Asia. "Nei progetti
bahá'í il tasso comparato nell'arco di due anni è stato dal 2 al 5 per cento. In Kenya,
ad esempio, due volontari su quaranta hanno abbandonato il progetto, mentre nello Zambia
soltanto 1 su 19 è inattivo. Una differenza importante dei progetti bahá'í è stato
l'uso di metodi di addestramento basati sulla partecipazione attiva a seminari."
"Non
vi occupate dei vostri interessi, lasciate che i vostri pensieri si fissino su ciò che
potrà ripristinare le fortune dell'umanità e santificare il cuore e l'anima degli
uomini."--Bahá'u'lláh |
Bahá'u'lláh ha dato chiare indicazioni su
come lavorare per favorire il cambiamento e il progresso sociale. Ha sottolineato in primo
luogo la preminenza delle azioni sulle parole. "Non vi occupate dei vostri interessi,
lasciate che i vostri pensieri si fissino su ciò che potrà ripristinare le fortune
dell'umanità e santificare il cuore e l'anima degli uomini" scrive Bahá'u'lláh.
"Ciò può essere meglio raggiunto attraverso azioni sante e pure, una vita virtuosa
e un buon comportamento."
Coniugando questa idea di servizio altruistico con gli ideali
sociali e i principi amministrativi bahá'í emerge un nuovo modello di sviluppo e di
azione sociale, che comprende l'utilizzo della consultazione per costruire l'unità e il
consenso comunitario, accresce la fiducia in se stessi e, dove possibile,
l'autosufficienza, e sprona ad un approccio olistico di visione globale per comprendere i
problemi e le loro radici.
Oltre ad occuparsi direttamente delle principali
problematiche dei nostri tempi, ambiente, istruzione e salute, l'impegno bahá'í per lo
sviluppo cerca soprattutto di rivitalizzare lo spirito umano e di abbattere le barriere
che limitano una fruttuosa ed armoniosa cooperazione fra uomini e donne, qualunque sia la
loro origine religiosa, razziale e nazionale.
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" Tratto da I
Bahá'í, una pubblicazione della Casa Editrice Bahá'í " |
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Il progetto Chaco in Bolivia cerca di incoraggiare
l'autosviluppo fornendo conoscenza non solo di nuove tecniche agricole, ma anche per i
momenti decisionali della comunità. Andrés Fernandez, a sinistra, e Rufino Tejerina
hanno entrambi partecipato a seminari organizzati nel corso del progetto. Sono di fronte
ad una piccola struttura di bambù e foglie di banano appositamente concepita per
proteggere dal sole le foglie degli alberi di agrumi, tecnica insegnata nel progetto. |
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Una lezione tecnica del Progetto Chaco in Bolivia. |
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Distribuzione geografica dei progetti di sviluppo sociale
ed economico. |
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Una lezione organizzata dai Bahá'í durante il corso di
assistenti sanitari di villaggio in Chad, Africa. |
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Le comunità Bahá'í operano con un certo numero di
stazioni radio a bassa frequenza - come quella della foto situata in Equador - che cercano
di raggiungere aree ignorate dalle radio commerciali. Mandano in onda una grande varietà
di programmi musicali, culturali, istruttivi e di servizio alle comunità. Molto spesso le
stazioni forniscono, via etere, informazioni di carattere agricolo o sanitario. Vi sono
attualmente, sette stazioni radio Bahá'í: cinque in america latina, una nel Nord America
e una in Africa. Le cinque stazioni dell'America Latina trasmettono, per lo più, nelle
linque indigene, mezzo che consente di mantenere viva l'identità culturale di una certa
area. |
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