li insegnamenti di Bahá'u'lláh sulla
moralità individuale partono dal presupposto che vi è un solo Dio. Sebbene gli
insegnamenti religiosi in campo sociale debbano cambiare per rispondere alle necessità
dei tempi, vi sono insegnamenti morali ed etici fondamentali comuni a tutte le fedi. I
bahá'í credono che questi insegnamenti siano essenziali per la felicità ed il benessere
della specie umana e che non cambino.
Il codice morale dei Dieci Comandamenti, con la sua condanna
dell'omicidio, dell'adulterio, del furto, della menzogna, della bramosia e della mancanza
di rispetto per i genitori, si trova in tutte le religioni. Allo stesso modo, sono
costantemente emersi nella successione delle rivelazioni Divine comandamenti che
definiscono la relazione fra l'individuo e Dio.
Bahá'u'lláh riaffermò ed elaborò queste
leggi. Non solo condannò l'omicidio e la menzogna, ma censurò particolarmente la
maldicenza. Sono anche proibiti il gioco d'azzardo, aggressioni e abusi, così come le
bevande alcoliche e le droghe, salvo quando prescritte da un medico.
Negli scritti bahá'í sono esaltate l'onestà e la fidatezza.
"La fidatezza è il grande portale che conduce alla sicurezza e
alla tranquillità dei popoli", scrive Bahá'u'lláh.
"In verità la stabilità di ogni affare dipende e dipenderà da essa."
Sebbene il mutevole clima morale del mondo abbia portato alcuni
modernisti a respingere o a modificare elementi del codice morale e storico di Dio, i
bahá'í credono che un esame imparziale della condizioni contemporanee porti
inevitabilmente alla conclusione che la società non potrà che soffrire se la moralità
non verrà rivitalizzata. La corruzione diffusa nel mondo degli affari e della politica,
le epidemie da malattie sessuali e la dissoluzione della vita familiare forniscono esempi
concreti della necessità di ritornare a più alte forme di condotta individuale.