Ecco una storia dei nostri tempi su un tema insolito, una storia
ricca d’amore e di felicità, d’ispirazione e di forza che narra di
trionfi già ottenuti e di ancor più grandi trionfi futuri. Pur
raccontando cupe tragedie, alla fine non lascia l’umanità di fronte
a un fosco e arduo avvenire, ma mentre esce dall’ombra per imboccare
la strada maestra di un inevitabile destino che la condurrà verso i
cancelli aperti della Città promessa della Pace eterna.
Sappiamo che gli ultimi cent’anni
sono stati contraddistinti da conquiste e meraviglie ineguagliate
nella storia, ma anche da delusioni e sconfitte inaudite. Qui si
narrano prodigi più grandi, più potenti, più benefici occorsi nello
stesso periodo e, invece che di lacrime e dolore, si dà notizia di
una Gioia da lungo tempo dimenticata e di una Potenza scomparsa,
ancora una volta discese nel mondo contingente e nella vita mortale.
Si parla di cose divine: della nascita fra noi di una nuova Fede
mondiale, una Fede che segue tutte quelle del passato,
riconoscendole tutte, tutte adempiendole, portando a compimento il
loro scopo comune e che rivolge ai cristiani, «la Gente del
Vangelo», uno speciale invito ad aiutare a propagarla rapidamente
per tutta la terra.
La narrazione è incentrata su
un’unica, maestosa, solitaria Figura e il suo motivo dominante è il
Suo infinito, trascendente amore per tutta l’umanità e la risposta
d’amore da Lui suscitata nel cuore dei fedeli.
Il tema, dal punto di vista umano,
è quello dell’Amore, della Lotta e della Morte. Racconta di uomini e
donne come noi che per amore hanno rischiato tutto ciò che avevano e
tutto quello che erano, racconta di case distrutte, cuori spezzati,
lutti ed esili, sofferenze e indomabili propositi.
Per lungo tempo il mondo è parso
troppo infelice, troppo soddisfatto di futili perseguimenti per
accettare e praticare una Rivelazione così spirituale, così
universale. Più volte sembrò certo che la tirannide potesse
estirpare la Fede con la violenza. In diversi Paesi, molte persone
eminenti ne avevano sentito parlare, erano state informate dei gravi
torti inflitti ai suoi seguaci e avevano saputo delle loro proteste
e richieste di giustizia. Ma nessuno se ne era curato o aveva dato
aiuto.
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